Per informazioni generali su questo tipo di VISTO, si prega di visitare il seguente sito del Governo italiano: vistoperitalia.esteri.it
A cosa serve e chi può utilizzarlo
Il visto di Lavoro Autonomo come Libero Professionista consente a un cittadino straniero di entrare e risiedere in Italia per svolgere un’attività lavorativa in modo autonomo secondo il principio della programmazione dei flussi disciplinata dal Decreto Flussi, nel quale viene stabilito il numero di stranieri che possono entrare nel territorio nazionale per motivi di lavoro.
La procedura inizia in Italia dove la stessa persona fisica presenta presso l’autorità italiana territorialmente competente il rispettivo Nulla Osta. Una volta che la predetta autorità abbia rilasciato il Nulla Osta, l’interessato residente in Colombia potrà richiedere il visto.
Il visto può essere richiesto sei mesi prima della data del viaggio e fino a 15 giorni lavorativi prima della data del viaggio.
Tipo di visto: “C” visto per soggiorni di breve durata (fino a 90 giorni) o “D” visto per soggiorno di lunga durata (da più di 90 giorni fino a 365 giorni).
REQUISITI: Devono essere presentati seguendo il rigoroso ordine sotto indicato.
- Modulo di richiesta di visto Nazionale o Schengen debitamente compilato in tutti i campi e firmato.
- Due fotografie (3 cm x 4 cm), sfondo bianco a colore (identiche e recenti), una delle quali deve essere incollata al modulo nella casella corrispondente.
- Pagamento dei diritti consolari (portare l’originale del versamento effettuato sul conto corrente n. 11538667 della Banca GNB Sudameris – Art. 29. Non si accettano fotocopie o bonifici bancari diretti).
- Passaporto valido (con validità di almeno 3 mesi oltre la durata del visto) con almeno due pagine libere e una fotocopia del passaporto (solo la pagina del passaporto contenente i dati personali del titolare).
- Carta d’identità colombiana – per gli stranieri cédula de extranjería e visto colombiano, in corso di validità (Fotocopia ingrandita e leggibile).
- Fotocopia semplice dei titoli di studio con relativa apostilla. È possibile presentare anche la Dichiarazione di Valore.
- Nulla Osta della Questura competente per il luogo in cui si svolgerà l’attività autonoma. La data del Nulla Osta non deve essere inferiore a tre mesi.
- Attestazione relativa alle risorse finanziarie occorrenti per l’esercizio dell’attività lavorativa, rilasciata dalla CCIAA (Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura) competente per il luogo in cui si svolgerà l’attività autonoma. L’attestazione dovrà essere comunque d’importo non inferiore al triplo della somma pari alla capitalizzazione, su base annua, dell’importo mensile dell’assegno sociale (a partire da 20.000 euro circa).
- Disponibilità economica in Italia sufficiente a garantire l’ammontare delle risorse necessarie di cui alla Attestazione precedente.
- Disponibilità di un reddito – relativo al precedente esercizio finanziario – di importo superiore al livello minimo previsto dalla legge per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (€8.500), già acquisito nel Paese di residenza
- Dimostrazione della disponibilità di alloggio attraverso una delle seguenti opzioni:
- Contratto di affitto di una casa o appartamento, registrato presso le autorità competenti in Italia e valido per il periodo di soggiorno richiesto.
- Documentazione che attesti l’acquisto di un bene immobile in Italia
- Prenotazione del volo di sola andata con destinazione finale Italia.
Note:
- La richiesta di visto deve essere presentata presenzialmente dall’interessato.
- Potranno essere ricevute solo le richieste di visto da persone residenti in Colombia.
- La procedura è strettamente personale. L’Ambasciata non ha autorizzato alcuna agenzia o intermediario per la richiesta del visto.
- La mancata presentazione di uno dei documenti sopra indicati può comportare il rifiuto della domanda di visto allo sportello. La domanda non potrà essere accettata se i diritti consolari non sono stati interamente pagati in anticipo direttamente alla banca (vedi diritti consolari).
- L’Ambasciata d’Italia si riserva il diritto di richiedere la documentazione aggiuntiva che ritenga necessaria.
- Il visto (se concesso) potrà essere rilasciato con una data di validità alcuni giorni prima dell’inizio dell’esercizio dell’attività lavorativa.
- La presentazione della documentazione richiesta non comporta necessariamente la concessione del visto. Poiché il medesimo è una concessione, anche qualora dovessero essere presentati tutti i documenti summenzionati, questo può essere concesso o rifiutato. In quest’ultimo caso, verrà rilasciato un “Provvedimento di Diniego“.
- Se il visto viene concesso, il titolare, una volta arrivato in Italia, deve richiedere il Permesso di Soggiorno alle autorità italiane competenti entro i primi otto giorni lavorativi.