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Visto per Motivi Religiosi

Per informazioni generali su questo tipo di VISTO, si prega di visitare il seguente sito del Governo italiano: vistoperitalia.esteri.it

A cosa serve e chi può richiederlo:

Questo visto consente ai “ministri di culto” o ai membri “religiosi” della propria organizzazione confessionale di entrare in Italia per partecipare a eventi religiosi o per svolgere attività connesse alla loro funzione religiosa e/o pastorale.

Nota: Le Organizzazioni confessionali devono essere riconosciute dallo Stato italiano.

Il visto può essere richiesto sei mesi prima della data di inizio del viaggio e fino a 15 giorni lavorativi prima della data di inizio del viaggio.

Tipo di visto: “C” visto per soggiorni di breve durata (fino a 90 giorni) o “D” visto per soggiorno di lunga durata (da più di 90 giorni fino a 365 giorni).

 REQUISITI: Devono essere presentati seguendo il rigoroso ordine sotto indicato.

  1. Modulo di richiesta di visto Nazionale o Schengen debitamente compilato in tutti i campi e firmato.
  2. Due fotografie (3 cm x 4 cm), sfondo bianco a colore (identiche e recenti), una delle quali deve essere incollata al modulo nella casella corrispondente.
  3. Pagamento dei diritti consolari (portare l’originale del versamento effettuato sul conto corrente n. 11538667 della Banca GNB Sudameris – Art. 29. Non si accettano copie o bonifici bancari diretti).
  4. Passaporto valido (con validità di almeno 3 mesi oltre la durata del visto) con almeno due pagine libere e una copia semplice del passaporto (solo la pagina del passaporto contenente i dati personali del titolare).
  5. Carta d’identità colombiana – per gli stranieri cédula de extranjería e visto colombiano, in corso di validità (fotocopia ingrandita e leggibile).
  6. Lettera in originale della Congregazione/Organizzazione Confessionale locale (con sede in Colombia) che indichi:
    1. le generalità del richiedente, legalizzata dalla Nunziatura Apostolica in Colombia (per il culto cattolico) o autenticate in Notaria (per le altre confessioni);
    2. lo status religioso;
    3. l’indicazione dello scopo del viaggio, la data di inizio del soggiorno in Italia, la durata e l’espressa autorizzazione a rimanere in Italia per il tempo indicato.
  7. Lettera della Congregazione/Organizzazione Confessionale in Italia (in originale) con firma legalizzata dalla Segreteria di Stato Vaticano (per il culto cattolico) che indichi:
    1. le generalità complete del richiedente e il suo ruolo;
    2. la motivazione religiosa del viaggio;
    3. la data di inizio del soggiorno in Italia, la sua durata e il luogo;
    4. l’impegno assunto per le spese di mantenimento e la garanzia di un alloggio per tutta la durata del soggiorno in Italia;
    5. la decisione di provvedere all’assistenza medica e ospedaliera per tutta la durata del soggiorno in Italia.
  8. Nel caso di Confessioni religiose diverse dalla cattolica: La lettera della Congregazione operante in Italia, che deve indicare anche i requisiti di cui al punto 7, deve essere legalizzata anche dalla massima autorità religiosa in Italia secondo la confessione religiosa di appartenenza.
  9. Assicurazione sanitaria con copertura di 30.000 Euro negli Stati Schengen per assistenza medica, rimpatrio sanitario e trasporto funebre, per un minimo di 10 giorni a partire dalla data di uscita dal paese.
  10. Prenotazione di un volo di andata e ritorno con destinazione finale Italia. Se si richiede un visto di tipo D, la prenotazione può essere anche di sola andata.

NOTE:

  • La richiesta di visto deve essere presentata presenzialmente dall’interessato.
  • Potranno essere ricevute solo le richieste di visto da persone residenti in Colombia.
  • La procedura è strettamente personale. L’Ambasciata non ha autorizzato alcuna agenzia o intermediario per la richiesta del visto.
  • La mancata presentazione di uno dei documenti sopra indicati può comportare il rifiuto della domanda di visto allo sportello. La domanda non potrà essere accettata se i diritti consolari non sono stati interamente pagati in anticipo direttamente alla banca (vedi diritti consolari).
  • L’Ambasciata d’Italia si riserva il diritto di richiedere la documentazione aggiuntiva che ritenga necessaria.
  • La presentazione della documentazione richiesta non comporta necessariamente la concessione del visto. Poiché il medesimo è una concessione, anche qualora dovessero essere presentati tutti i documenti summenzionati, questo può essere concesso o rifiutato. In quest’ultimo caso, verrà rilasciato un “Provvedimento di Diniego“.
  • Se il visto è di tipo “D”, una volta arrivato in Italia, il titolare deve richiedere il Permesso di Soggiorno alle autorità italiane competenti entro i primi otto giorni lavorativi.